MIBACT, Sen Liuzzi: ''No alla soppressione della Sopraintendenza Archeologica di Taranto''
"Il ministero non può cancellare con un colpo di spugna un secolo di Soprintendenza archeologica a Taranto". Dal sen. Piero Liuzzi, capogruppo dei Conservatori e riformisti in commissione cultura di Palazzo Madama, l'altolà al ministro Franceschini "che sta lavorando diligentemente alla riorganizzazione centrale e periferica del Mibact prevedendo l'eliminazione degli sprechi, gli accorpamenti, la razionalizzazione delle risorse umane e materiali, ma che in Puglia penserebbe allo soppressione della storica soprintendenza tarantina aprendone una a Lecce". "Se consideriamo la circostanza che anni fa - precisa il parlamentare di Noci - il capoluogo jonico era in lizza per l'assegnazione del titolo di capitale europea della cultura, la ventilata chiusura della sede assume il significato della beffa". "Il de profundis per la bistrattata capitale della Magna Grecia ora è lo Stato a recitarlo" commenta Liuzzi. "Taranto - secondo il parlamentare - è più baricentrica, ha competenze archeologiche che vanno ulteriormente sviluppate, e' attigua al museo nazionale Marta che conserva i famosi ori, vive una condizione di estrema precarietà socio-economica che la perdita della sede di tutela archeologica per l'intera Puglia finirebbe per accentuare". "Giovedì 28 gennaio - conclude Liuzzi - durante l'audizione del titolare del dicastero presso le commissioni riunite di Camera e Senato solleverò l'obiezione invitando Franceschini a riflettere sull'opportunità dello spostamento". Va ricordato che la Soprintendenza di Taranto, istituita 109 anni fa, ha competenze sui territori del Sud-est Barese con particolare riguardo alle aree archeologiche di Monte Sannace (Gioia del Colle) e alle chiese rupestri del territorio di Mottola; inoltre, ha assicurato il pieno sostegno alle campagne di scavi nell'agro di Barsento che, come è noto, insiste sui territori di Noci, Alberobello, Putignano, Castellana.